Alessandro Azzoni, Presidente di Felicta, denuncia a Radio Popolare che non è cambiato nulla ormai da un anno e mezzo e dichiara:
“Il sostegno psicologico ed emotivo della famiglia è riconosciuto dallo stesso Ministero della Salute come essenziale alla cura. Senza, un anziano si lascia andare e subisce un decadimento cognitivo da cui non c’è ritorno. Nonostante l’ulteriore ordinanza del 30 luglio che prescrive alle strutture di concedere le visite ai parenti muniti di green pass per 45 minuti tutti i giorni, non hanno mai più riaperto. Le RSA non sono delle carceri, ma dei luoghi di cura dove poter godere dei benefici che possono offrire. L’Associazione Felicita chiede che venga rispettata la legge per i più fragili che sono cittadini in pienezza dei loro diritti”.