Di fronte a questa tragedia si è parlato spesso di rimozione, quasi un’autodifesa collettiva di fronte all’angoscia provocata dalle tante morti. Siamo invece di fronte a qualcosa di molto più grave della rimozione: in questi 3 anni si è attuata una totale negazione autoassolutoria delle responsabilità individuali, istituzionali e politiche da parte di chi, a vario titolo, avrebbe dovuto fare il possibile per proteggere la salute dei più fragili.
Una negazione fondata sull’idea che la pandemia era un evento quasi naturale, imprevedibile al pari di un terremoto. Lo scudo penale introdotto dal governo Draghi per escludere dai casi di colpa grave il personale sanitario, e poi di fatto esteso dalle procure ai responsabili amministrativi delle strutture per archiviare le inchieste, in fondo ufficializzava proprio l’impossibilità di affrontare la pandemia. Assolvendo di ogni responsabilità proprio chi doveva prevenire i rischi, applicare le procedure di sicurezza, fare tutto il possibile per limitare i danni. Non una bella premessa per il futuro.
Se consideriamo il Covid-19 uno Stress test l’esito è certamente stato negativo (cit prof Ranci). Abbiamo imparato qualcosa?
Dopo un tale disastro ci si aspetterebbe una corsa ai ripari per fare in modo che quanto successo non possa più accadere. Invece no:
Come familiari ci siamo scontrati con con la completa assenza delle Istituzioni, allora come oggi, quando sono in molti a dire che questo processo non s’ha da fare. Un processo importante per le dimensioni della tragedia e la gravità dei fatti, che consentirebbe di accertare quelle responsabilità penali ancora in forse, stando che, dopo tre anni, siamo ancora alle indagini preliminari. Perché?
Perchè tanto impegno a non voler capire che cosa è successo anche a costo di rinunciare alla resa della sanità di fronte a pandemie future?
Va tutto bene purchè nulla cambi? E che cos’è che non si deve sapere? Forse che gli anziani non autosufficienti sono considerati persone residuali, corpi utili quali righe di bilancio per lauti profitti? Ma che cosa c’entra il profitto con la salute delle persone?
Come siamo arrivati a questo?
Ecco forse da qui dobbiamo cominciare per raccontare, capire e inquadrare meglio i fatti occorsi. Dalla storia dei familiari che, come testimoni diretti della strage, ostinatamente stanno lottando perché venga fatta luce su quanto accaduto. E forse questa storia non riguarda solo noi. È una storia che ci riguarda tutti.