La posizione di Felicita, espressa anche dal Presidente Alessandro Azzoni in un servizio del Tg5, sulla richiesta di proroga di sei mesi delle complesse indagini della Procura di Milano.
Siamo fiduciosi che in questo tempo, con l’avvenuto deposito della relazione dei periti, saranno approfondite le reali responsabilità penali relative ai numerosi decessi occorsi la scorsa primavera durante la gestione della pandemia al Pat.
Come abbiamo detto in altre occasioni, la nostra associazione non cerca vendetta ma attende verità certe e giustizia equa per quelle che al momento risultano essere oltre 100 parti offese. A luglio, dopo la presentazione dei risultati della Commissione di verifica Ats, che attribuiva all’assenteismo del personale le responsabilità per le carenze di interventi nella struttura, Felicita indicava – tra le responsabilità della Direzione taciute dalla Commissione – le carenti procedure di sicurezza interne, tra cui l’assenza del Documento Valutazione Rischi, obbligatorio per una corretta gestione dell’emergenza. Dalle notizie emerse risulta che per l’ipotesi del reato per omicidio colposo ed epidemia colposa in seguito proprio alla violazione delle norme di sicurezza e di salute sia indagato il Direttore Generale e la struttura stessa. Se allora, oltre ai decessi per contagio ci furono molte vittime collaterali dovute alle carenze di cure e allo stato di abbandono, oggi sono gli anziani isolati e lontani dai parenti, che si lasciano morire per la solitudine e la depressione a rischiare di aumentare quel numero.